I paesaggi sono tra i soggetti più antichi e potenti della fotografia. Ansel Adams, nei suoi scatti del Parco Nazionale di Yosemite, non documentava solo la natura: celebrava la maestosità del mondo, invitando chi guardava a riflettere sul proprio rapporto con l’universo.

Ansel Adams “Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato.”

Ansel Adams rose and driftwood

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La fotografia è un viaggio, una testimonianza silenziosa che si muove tra passato e presente, cogliendo i frammenti di un mondo in transizione.

 

 

 

Questi due scatti, apparentemente distinti, sono uniti dal filo invisibile del passaggio: momenti che raccontano il legame eterno tra l’uomo e il suo ambiente.

Le cime aguzze delle Alpi Albanesi, avvolte da un cielo tempestoso, non sono solo un luogo, ma un simbolo. Il pastore che cammina con il suo gregge diventa il narratore di una storia millenaria: quella di un’esistenza intrecciata alla natura, di passaggi consumati da generazioni di uomini, miti e leggende. Qui, il “passaggio” non è solo geografico ma spirituale, un dialogo tra l’uomo e l’eterno, raccontato attraverso la luce e l’ombra di uno scatto.
Al tramonto, il Lago di Scutari diventa teatro di un altro passaggio: il ritorno alla quiete. I pescatori che tornano a riva, i giochi dei bambini e i racconti degli anziani sotto l’ulivo sono frammenti di vita che scorrono, catturati per un istante eterno. In questo spazio, la fotografia immortala il momento in cui il giorno cede alla notte, raccontando il passaggio da un’attività vibrante a una pace contemplativa.

Queste immagini non si limitano a rappresentare; narrano un viaggio. Il pastore e il pescatore, l’alba delle montagne e il tramonto sul lago, sono parte di un ciclo più grande. Attraverso la fotografia di passaggio, scopriamo non solo il mondo, ma il significato che diamo al nostro attraversarlo. Ogni immagine diventa una storia, ogni storia un riflesso di chi siamo e di ciò che lasciamo dietro di noi.